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lunedì 28 novembre 2011

Federer il più grande

Numeri. Grazie all'emozionante 63 67 63 su Tsonga (che ha sperato nella rimonta come ai quarti di Wimbledon quando vinse dopo essere stato sotto due set a zero), Roger Federer è il primo uomo al mondo a vincere sei volte il Masters. Più anziano trionfatore di sempre (30 anni compiuti lo scorso 8 agosto) nelle finali tra i maestri del tennis. Mai nessuno come lui, Ivan Lendl e Pete Sampras sono stati superati. E ancora. E' il 70° titolo in 100 finali disputate. Le statistiche riportano anche che si tratta della vittoria numero 807 in carriera.
La reazione dopo quell'Open Usa contro Nole. Roger è tornato imbattibile dopo la dura sconfitta nelle semifinali di Us Open contro Djokovic (due match point consecutivi falliti sul proprio servizio nel quinto set): da lì in poi sono arrivati i trionfi di Basilea, Parigi Bercy (Master 1000) e questo Master 8. Il mondo celebra un mito e se lo coccola.
'Si ritiri il più tardi possibile', si augurano tutti. Ma proprio tutti. Non solo i suoi tifosi, pure quelli di Nole, Nadal, Murray e chi più ne ha più ne metta. Perchè Federer è classe in campo e fuori: delicato con la racchetta, come nei gesti e nelle parole. L'ultimo trionfo lo riporta al terzo posto del ranking Atp: non è più il numero uno da tempo. Scavalcato da Rafa prima e da un Nole in versione cannibale poi. Persino l'alterno Murray aveva messo il naso davanti nelle ultime settimane.
Numero uno indoor. La realtà tennistica è chiara se la si vuol vedere in modo sereno: il fenomeno di Basilea se sta bene è ancora assolutamente ingiocabile nelle condizioni 'autunnali'. Ossia indoor. Lì il suo suo tennis resta inarrivabile: il servizio fa male, i colpi dal fondo sono profondi e quando serve (spesso) Roger conquista la rete senza lasciare scampo agli avversari. Il tutto in condizioni di match da due set su tre.
II presente - I problemi negli Slam e nei Master 1000. Cambia decisamente la musica negli Slam (quest'anno per la prima volta dal 2003 non ne ha vinto neanche uno) o nei vari Master 1000 su cemento e terra. Soprattutto nell'ambito di una stagione fitta di tornei e stress: a trent'anni è umanissimo che non abbia più la tenuta di un tempo sulla distanza. Sottolineando comunque il fatto che in questo 2011 lo si è visto arrivare due volte in semifinale degli Slam (Australia e NY, sempre contro Djokovic), in finale di Roland Garros (battuto proprio Nole in semifinale e poi onorevole sconfitta contro un Nadal in forma splendente) e solo a Wimbledon ha deluso le attese (seconda eliminazione consecutiva ai quarti nel giardino di casa sua).
Il 2012 - Ancora (almeno) uno Slam e le Olimpiadi a Wimbledon. Pensare a un Federer capace di vincere ancora almeno uno dei quattro grandi tornei è tutt'altro che una chimera, anche perchè è tutto da dimostrare che il Djokovic 2012 sarà intoccabile come quello visto da gennaio a settembre di quest'anno. Roger comunque tra le righe nel dopo-Master ha indicato qualche obiettivo per la stagione che verrà: "Spero di venire a Londra per tre volte l’anno prossimo". Traduzione: riprendersi Wimbledon (vinto sei volte), conquistare l'ennesimo pass finale tra i primi 8 del mondo (ovviamente anche qualcosa di più) e, soprattutto, vincere le Olimpiadi 2012. Che guarda caso si giocheranno sull'erba del Centre Court poche settimane dopo la fine di Wimbledon. Gli avversari sono avvisati...

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