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sabato 26 novembre 2011

ENERGIA: sei interventi premiati

Trovare i giri giusti
Il Nerviano Medical Sciences è la più grande azienda italiana nel settore della ricerca e dello sviluppo farmaceutico nel settore oncologico. I suoi laboratori hanno bisogno di essere mantenuti a temperature e in condizioni costanti per funzionare, tutti i giorni, 24 ore su 24. I motori degli impianti per la climatizzazione viaggiavano perciò sempre alla velocità massima. È stato sufficiente affiancare degli inverter in grado di ridurre il numero di giri anche al 50% nelle ore notturne per avere un risparmio di più di 500 MWh all'anno, che ha consentito di ripagare la spesa in sei mesi appena.
La scuola automatica
La Scuola primaria di Piobesi Torinese è stata inaugurata solo nel 2010 e intitolata all'Unità d'Italia. I progettisti l'hanno pensata per sposare i concetti di ecologia e risparmio, con pannelli fotovoltaici bene in vista, l'uso di materiali sani, la raccolta dell'acqua piovana per irrigare il giardino. Aggiungere apparecchi per la regolazione automatica dei sistemi tecnologici, dall'accensione della luce comandata da sensori per il rilevamento della presenza delle persone all'interruttore crepuscolare per l'illuminazione esterna per guadagnare altri 6.600 kWh all'anno. Il ritorno dell'investimento è stato calcolato in 7 anni.
I motori per gli pneumatici
Nell'impianto di Settimo Torinese della Pirelli la sala Banbury è quella dove vengono create le mescole di base per realizzare gli pneumatici. I motori avevano vent'anni e non avevano nemmeno più la potenza necessaria per le produzioni attuali.
Sostituire tutto, dai motori ai trasformatori e ai cablaggi, anche per passare alla corrente alternata, ha abbattuto i consumi del 16%, cioè più di un milione di kWh all'anno, che significa che è come se non si bruciassero 200 tonnellate di petrolio risparmiando all'atmosfera 465 tonnellate di CO2. In poco meno di sei anni l'investimento sarà ammortizzato del tutto, pensandolo come una nuova installazione: confrontato con le soluzioni tradizionali il tempo si riduce ancora.
Efficienza pubblica
L'energy manager della Azienda Unità sanitaria Locale di Rimini è riuscito ad avviare la sostituzione di tutti i motori degli impianti per il trattamento dell'aria degli edifici, cinque ospedali e 30 sedi minori realizzati in epoche anche molto diverse.
Un bel rompicapo, per tenere in considerazione le dimensioni e le condizioni degli stabili, il tipo di impianti da sostituire, le esigenze differenti: ci sono piccoli ambulatori ma anche un ospedale da 57.000 metri quadrati che tratta 650.000 metri cubi di aria all'ora. L'idea era di ridurre i consumi del 2%, invece si è arrivati al 3,5 che è quasi il doppio e il tempo per risparmiare i soldi pesi è sceso a poco più di tre anni.
I consumi in alto mare
Le grandi navi da crociera della Costa hanno sale macchine nelle quali il ricambio d'aria è vitale e che perciò avevano impianti progettati per funzionare sempre nelle condizioni più sfavorevoli, come 35 gradi di temperatura esterna. In realtà le navi viaggiano d'estate e d'inverno, ai Tropici o verso la Norvegia.
Un sistema più flessibile, con ventilatori e ed estrattori dotati di inverter che regolano la velocità in base alle reali esigenze, ha prodotto un risparmio per l'intera flotta di 15 navi pari a 3.250 kWh, che è come imbarcare 5.500 tonnellate di combustibile in meno. In meno di un anno la spesa è stata coperta dai risparmi.
L'acciaio ben temperato
Le acciaierie sono impianti altamente energivori: l'energia rappresenta circa il 40% del costo di trasformazione. L'impianto delle Acciaierie di Calvisano si trova nel bresciano, dove lavorano anche molti altri stabilimenti simili. Il risultato è che i picchi nel consumo di energia possono cerare problemi con l'approvvigionamento dalla rete elettrica, ma anche alla rete elettrica stessa. Perciò l'Acciaieria di Calvisano ha deciso un intervento di "rifasamento dinamico" che migliorasse l'efficienza.
Da quando è stato attuato i problemi sono scomparsi, i consumi sono calati di oltre 8 milioni di kWh (cosa che ripagherà l'investimento in circa 5 anni), ma ci sono stati anche un aumento della resa del rottame utilizzato, un lieve aumento della produttività oraria, una riduzione dei tempi della fusione. Per capire quanto valgano questi effetti è in corso uno studio con il Politecnico di Milano e con Terna.

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