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giovedì 8 dicembre 2011

ancora tasse, come se non fossero abbastanza!

Pioggia di tasse. Manovra lacrime e sangue. Salasso annunciato. Espressioni che negli ultimi giorni inondano giornali, programmi televisivi e dibattiti. La tanto attesa Manovra Monti è stata  ufficialmente presentata. E sì, in effetti, siamo di fronte a una valanga di tasse.
Partiamo dalla casa. Innanzitutto, l’ICI sulla prima casa fa il suo ritorno con l’introduzione della c.d. Imposta municipale propria dal 2012 fino – in via sperimentale – al 2014. L’aliquota è pari allo 0,4%, ma tale valore può essere modificato in aumento o in diminuzione dai Comuni sino a 0,2 punti percentuali. Al fine di – si fa per dire – mitigare l’onere fiscale, è stata prevista una detrazione di 200 euro dall’imposta dovuta.
Per quanto riguarda la seconda casa, invece, l’aliquota sarà dello 0,76%, modificabile fino a 0,3 punti percentuali. Una bella batosta per chi possiede altri immobili oltre a quello abitativo, considerato che nel provvedimento è prevista anche una rivalutazione degli estimi catastali del 60% con l’applicazione di più elevati coefficienti di moltiplicazione. Letteralmente una “cascata di mattoni” in testa a chi ha diverse proprietà immobiliari.
In compenso, il fondo di solidarietà per i mutui volti all’acquisto della prima casa riceve un incremento di 10 milioni di euro per ognuno degli anni 2012 e 2013.
L’IVA aumenta di due punti percentuali, ma solo a partire dal secondo semestre del 2012 e solo se necessario; coinvolte sono sia l’aliquota del 10% che del 21%.
L’Irpef
, come affermato da Monti, non è stata invece toccata per quanto riguarda le aliquote del 41% e del 43%, ma le tasche degli italiani non sono al sicuro. Il Governo è, infatti, intervenuto sull’addizionale regionale Irpef mutando la quota fissa su base nazionale dallo 0,90% all’1,23%.
Da gennaio 2012 si assisterà anche a un incremento delle accise della benzina e all’introduzione della nuova supertassa sul lusso. Quest’ultima coinvolgerà auto, imbarcazioni e aerei. In particolare, per quanto riguarda le auto, la tassa ammonterà a 20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore a 200 chilowatt. Colpite anche le imbarcazioni di lunghezza superiore ai 10 metri con una tassa annuale di stazionamento calcolata su base giornaliera; non verranno tuttavia toccate le imbarcazioni finalizzate al salvataggio o i battelli di servizio (a certe condizioni), nonché le barche usate da associazioni di volontariato per scopi di assistenza sanitaria e di pronto soccorso. Tassati anche gli aeromobili privati in base al peso del velivolo.
Pesanti interventi anche in campo finanziario e, in particolare, in relazione all’imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai depositi titoli. Il bollo che, attualmente, è previsto solo per i depositi sul conto titoli viene infatti esteso a tutti i prodotti finanziari, anche su quelli non soggetti a deposito. Restano esclusi solo i fondi pensione e i fondi sanitari. In più, l’imposta di bollo non sarà più collegata a un valore nominale o di rimborso, ma al valore di mercato dello strumento finanziario; in tal modo non vi sarà una misura fissa dell’importo, ma una misura proporzionale al valore del titolo.
Previsto, infine, il pagamento una tantum di una tassa del 1,5% sui capitali che rientrano in Italia beneficiando dello scudo fiscale.

Laura Giulia Cerizza

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