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giovedì 8 dicembre 2011

L''Europa può dissolversi

È tutta in salita la strada che il vertice europeo deve percorrere per mettere la moneta unica al riparo da un naufragio che rischia di travolgere non solo il progetto d'integrazione europea ma anche l'economia internazionale. I segnali giunti dalle capitali e dai mercati alla vigilia dell'appuntamento più importante nella storia dell'Ue sui due grandi capitoli al centro del summit - la riforma dei Trattati e il 'murò finanziario da erigere a difesa dell'euro - sono stati tutt'altro che rassicuranti.

Berlino, hanno fatto sapere fonti del governo, è "più pessimista" della scorsa settimana sulla possibilità di raggiungere un accordo complessivo nel corso del vertice, nonostante l'intesa annunciata lunedì dalla coppia Merkel-Sarkozy. Perchè, hanno aggiunto le stesse fonti, "un certo numero di Paesi non ha ancora capito la gravità della situazione".

E sempre dalla Germania sono arrivate indiscrezioni su un 'nò tedesco all'ipotesi di rafforzare gli strumenti a difesa dell'euro facendo coesistere il fondo salva-Stati (dotato di una potenza di fuoco di 440 miliardi) con l'Esm (il fondo monetario europeo che dovrebbe nascere con un anno d'anticipo nel 2012 con una dotazione di 500 miliardi). Non a caso in serata il presidente americano, Barack Obama, ha chiamato proprio la cancelliera tedesca, Angela Merkel, fortemente preoccupato dalle conseguenze di un eventuale fallimento del vertice europeo. Entrambi i leader - fa sapere la Casa Bianca - sono d'accordo sulla necessità di trovare «una soluzione duratura e credibile alla crisi». Il pressing degli Usa è forte, tanto che il presidente è voluto intervenire direttamente - telefonando alla cancelliera - nonostante il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner sia già da due giorni nel Vecchio Continente, per spronare i suoi leader a fare tutto il necessario. Al pessimismo tedesco, però, si è aggiunto lo scetticismo austriaco sulla possibilità che nella due giorni di Bruxelles si riesca a costruire un 'murò per la difesa dell'euro sufficientemente robusto per resistere da tre a cinque anni. Cioè proprio quello che Geithner sta chiedendo con forza agli interlocutori europei.

Ma a indicare che i problemi aperti sono ancora tanti e complessi è stato anche Sarkozy. «Il rischio di esplosione dell'Ue rimarrà concreto fino a quando l'accordo di lunedì scorso tra Francia e Germania per un nuovo trattato Ue non diventerà effettivo». Il presidente francese ha sottolineato che «non c'è alternativa» all'alleanza franco-tedesca per ridare fiducia agli investitori. La reazione dei mercati è stata immediata. Lo spread tra Btp e Bund è tornato a crescere, l'euro si è indebolito, l'andamento degli indici delle principali borse europee è stato negativo. «È necessario prendere decisioni forti per costruire un nuovo patto di bilancio che sia credibile per i cittadini e i mercati», ha sottolineato dal canto suo, a poche ore dall'avvio del summit, il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso. Che insieme a Tajani e agli altri colleghi dell'esecutivo comunitario sostiene che per rafforzare la disciplina di bilancio e procedere verso una vera e propria unione economica molto si può fare, anche con gli attuali Trattati e in tempi assai rapidi. Lasciando solo alcune cose alla procedura di revisione, più lunga, complessa e rischiosa, che comunque la Commissione appoggerebbe per dare un segnale di «pieno sostegno» alla moneta unica «senza minare le istituzioni europee, migliore garanzia per la coerenza del rapporto tra la zona euro e l'Ue a 27». Perchè il rischio - che l'Italia rappresentata da Mario Monti sta cercando di contribuire a disinnescare - è che la Gran Bretagna di David Cameron punti i piedi e blocchi, facendo mancare l'unanimità, l'adozione della decisione necessaria per procedere a quegli interventi normativi e sui Trattati che Parigi, ma soprattutto Berlino, giudicano irrinunciabili. Una posizione che potrebbe portare al fallimento del vertice oppure alla nascita di un'Europa a due o più velocità. Nel tentativo di sciogliere almeno alcuni dei nodi sul tappeto, l'avvio del vertice - previsto per le 19.30 - sarà preceduto da un serie di incontri ristretti, tra i quali ci dovrebbe essere anche un bilaterale Monti-Cameron.
LA DIRETTA
10.25 BARROSO: LEADER UE GARANTISCANO IRREVERSIBILITA' EURO - "Mi aspetto che questa sera i capi di governo ci dicano non quello che non possono fare, ma quello che possono fare. Alla base della crisi c'e' un problema di fiducia e di credibilita'. Noi dobbiamo dimostrare che faremo tutto il possibile per garantire l'irreversibilita' dell'euro". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Jose' Barroso, arrivando al XX Congresso del PPe a Marsiglia. In vista del Consiglio Ue che si apre stasera a Bruxelles, Barroso ha ribadito che "c'e' bisogno di maggiore disciplina e di maggiore, di maggiore convergenza e di garantire il rafforzamento dell'economia. Dobbiamo fornire il massimo supporto possibile da parte dell'Europa per testimoniare la irreversibilita' dell'euro". Al vertice di oggi a Marsiglia parteciperanno molti dei leader che questa sera siederanno al tavolo del Consiglio di Bruxelles, a cominciare da Angela Merkel e da Nicolas Sarkozy.
10.00 AL VIA VERTICE MONTI-GEITHNER A MILANO - Il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, e' arrivato poco prima delle 10 nella sede della prefettura di Milano per incontrare il presidente del Consiglio italiano Mario Monti. Il vertice e' previsto nell'ambito di una serie di incontri che il segretario Usa ha in Europa con i principali esponenti di governi e banche centrali, in vista della riunione del Consiglio europeo.
9.56 JUNCKER: QUESTIONE EUROBOND NON E' SUL TAVOLO - La realizzazione degli Eurobond non e' una questione sul tavolo del Consiglio europeo. Lo afferma il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker alla radio France Info. La questione degli Eurobond, ha detto Juncker, ''non e' sul tavolo'', auspicando comunque che nel Consiglio europeo che sta per cominciare si trovi un accordo sulla crisi del debito, tra tutti i 27 stati membri dell'Unione europea, oppure, se necessario, tra i soli 17 paesi dell'Eurozona. Juncker ha inoltre aggiunto che, mentre nel summit potrebbero essere prese decisioni strutturali, il valore dell'euro ''non e' a rischio''.
9.35 JUNCKER CHIEDE A LONDRA DI NON ROVINARE VERTICE UE - Parigi, 8 dic. - Il presidente dell'Eurogruppo chiede alla Gran Bretagna di non rovinare il vertice Ue, che inizia oggi a Bruxelles. "Ci deve essere un accordo - dice Juncker intervistato da una radio francese - l'euro non e' a rischio". "Ci serve un solido accordo - aggiunge - mi piacerebbe un accordo sul trattato tra i 27 Paesi, ma se scopriremo che alcuni degli Stati membri dell'Unione europea non intendono marciare compatti, faremo un accordo a 17". "Non voglio - dice ancora - che il Regno Unito dica che non intende fare cio' che altri vogliono fare. Non lo accetterei". Juncker si riferisce in particolare alla tassazione sulle transazioni finanziarie.
8.46 EURO RIPRENDE FIATO SOPRA 1,34 DOLLARI, IN ATTESA VERTICE UE - Roma, 8 dic. - L'euro riprende fiato e risale sopra quota 1,34 dollari, alla vigilia del vertice Ue di Bruxelles. La moneta unica passa di mano a 1,3415 dollari. Euro/yen a 104,10 e dollaro/yen a 77,57.
8.30 FRANCIA, EURO POTREBBE COLLASSARE E EUROPA DISFARSI - L'euro rischia di collassare e l'Europa di disfarsi, se i leader del Vecchio Continente non riusciranno a far fronte alla crisi del debito. Il ministro delle Finanze francese per gli Affari europei, Jean Leonetti, lancia l'allarme alla vigilia del vertice europeo di Bruxelles. "La situazione e' seria - dice Leonetti in un'intervista radiofonica - l'euro potrebbe esplodere e l'Europa disfarsi".

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