Attivisti di Greenpeace sono riusciti a eludere la sicurezza e a penetrare in una centrale nucleare francese. L'"intrusione", confermata dalla polizia, è avvenuta nell'impianto di Nogent-sur-Seine, 95 chilometri a sud-est di Parigi. In un comunicato il movimento ambientalista ha spiegato di voler "lanciare il messaggio che non esiste un'energia atomica sicura".
Otto attivisti "sono riusciti ad arrampicarsi sulla cupola di un reattore e hanno srotolato uno striscione con la scritta 'non esiste un impianto nucleare sicuro'", ha spiegato il portavoce di Greenpeace, Axel Renaudin. "L'obiettivo era dimostrare la vulnerabilita' delle installazioni nucleari francesi, e mostrare quanto sia facile arrivare al cuore di un reattore", ha aggiunto un'esperta nucleare dell'organizzazione ambientalista, Sophia Majnoni.
Nel mirino di Greenpeace la valutazione dei pericoli data dal governo francese che "non tiene conto dei rischi gia' individuati in passato e e non impara dalle lezioni di Fukushima". La scelta e' caduta sull'impianto di Nogent-sur-Seine, gestito dalla Edf, perche' e' il piu' vicino a Parigi, ha spiegato Greenpeace.
Altri tentativi di violare impianti nucleari sono stati fatti in una centrale di Blaye, nel sud-ovest della Francia, e in un centro di ricerca di Cadarache, nel sud-est. Lo ha reso noto la gendarmeria spiegando che sono stati rinvenuti striscioni e scale nei pressi delle due strutture. Un consigliere del presidente Nicolas Sarkozy, Henri Guaino, ha definito "irresponsabile" l'irruzione ma ha anche sottolineato che "se ne devono trarre conclusioni sulla sicurezza per gli accessi agli impianti nucleari".
Per il ministro dell'Industria francese, Eric Besson, si è detto "sorpreso" e ha parlato di una possibile "disfunzione" nell'apparato di sicurezza che richiedera' misure per garantire che non si ripeta". L'organizzazione ambientalista aveva gia' avuto sei attivisti fermati a Durban per aver tentato di srotolare uno striscione a un evento collegato alla conferenza sul clima in svolgimento nella citta' sudafricana
Otto attivisti "sono riusciti ad arrampicarsi sulla cupola di un reattore e hanno srotolato uno striscione con la scritta 'non esiste un impianto nucleare sicuro'", ha spiegato il portavoce di Greenpeace, Axel Renaudin. "L'obiettivo era dimostrare la vulnerabilita' delle installazioni nucleari francesi, e mostrare quanto sia facile arrivare al cuore di un reattore", ha aggiunto un'esperta nucleare dell'organizzazione ambientalista, Sophia Majnoni.
Nel mirino di Greenpeace la valutazione dei pericoli data dal governo francese che "non tiene conto dei rischi gia' individuati in passato e e non impara dalle lezioni di Fukushima". La scelta e' caduta sull'impianto di Nogent-sur-Seine, gestito dalla Edf, perche' e' il piu' vicino a Parigi, ha spiegato Greenpeace.
Altri tentativi di violare impianti nucleari sono stati fatti in una centrale di Blaye, nel sud-ovest della Francia, e in un centro di ricerca di Cadarache, nel sud-est. Lo ha reso noto la gendarmeria spiegando che sono stati rinvenuti striscioni e scale nei pressi delle due strutture. Un consigliere del presidente Nicolas Sarkozy, Henri Guaino, ha definito "irresponsabile" l'irruzione ma ha anche sottolineato che "se ne devono trarre conclusioni sulla sicurezza per gli accessi agli impianti nucleari".
Per il ministro dell'Industria francese, Eric Besson, si è detto "sorpreso" e ha parlato di una possibile "disfunzione" nell'apparato di sicurezza che richiedera' misure per garantire che non si ripeta". L'organizzazione ambientalista aveva gia' avuto sei attivisti fermati a Durban per aver tentato di srotolare uno striscione a un evento collegato alla conferenza sul clima in svolgimento nella citta' sudafricana
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