Monti vuole i ministri politici. Ma Pdl e Pd sbarrano la strada
Lunedì, 14 novembre 2011 - 15:28:04
Ma a fermare l'ipotesi di un governo misto arriva il Popolo della Libertà. "Come Pdl abbiamo detto di no. Per noi il governo deve essere tecnico. E allo stato attuale non abbiamo cambiato idea". Così Altero Matteoli, ministro uscente delle Infrastrutture ed esponente di spicco del Popolo della Libertà, ad Affaritaliani.it.
E anche il Pd non vede bene un esecutivo con 'ministri politici'. "Ho immaginato il governo Monti come un governo straordinario, un governo di scopo, un governo a scadenza e, per quanto riguarda il mandato, un governo del Presidente. Da questo punto di vista una composizione riservata ai tecnici aiuterebbe lo svolgimento della sua funzione". Così Arturo Parisi, esponente di primo piano del Pd, ad Affaritaliani.it. E sulla richiesta fatta dallo stesso Monti di avere politici tra le sue fila: "Ritengo che un sostegno esterno aiuterebbe la vita del governo".
Con Mario Monti "abbiamo avuto una lunga chiacchierata su diversi problemi e tematiche": ha la volontà "di tenere in grande considerazione il Parlamento e i partiti politici" e "vorrebbe dei politici nel governo". Lo dice Francesco Nucara, al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incarico con la delegazione dei Repubblicani. "Pure io - ha aggiunto - gli avrei consigliato di mettere nel governo tutti i segretari dei partiti che lo appoggiano. Lui ha detto che ci sono dei problemi e da quello che ho capito io questi problemi non verranno superati".
Sul tavolo, per parte loro, i Repubblicani hanno posto "legge elettorale, tasse, testamento biologico e soprattutto questione meridionale". Monti, ha riferito ancora Nucara, ha assicurato che "la fase di elaborazione del programma inizierà presto" e che "prevederà molti sacrifici", tanto che Nucara ha sintetizzato la futura azione di governo come "di lacrime e sangue".
"È stato un incontro molto cordiale e Monti è apparso molto interessato rispetto alle nostre richieste, ma anche rammaricato dal fatto che i grossi partiti non vogliono politici nell'esecutivo, mentre il senatore a vita e' convinto che un gabinetto tra tecnici e politici sarebbe stato piu' efficace". Lo afferma la senatrice Adriana Poli Bortone, presidente di Io Sud e fondatrice di Grande Sud, al termine dell'incontro con Monti. Poi, aggiunge: "Personalmente una maggiore attenzione al dicastero delle Politiche comunitarie, che e' stato vacante per un anno, perche' il nostro rapporto con l'Europa non deve essere quello di subire i diktat che ci vengono imposti ma deve partire da una vera coscienza collettiva europea. Su questo Monti ha dimostrato grande capacita' di ascolto". Inoltre, dice ancora Poli Bortone, "per quanto riguarda il Mezzogiorno abbiamo insistito molto sul concetto che non chiediamo privilegi per il Sud, ma un vero riequilibrio proprio in virtu' delle politiche di coesione nazionale che anche l'Europa ci chiede. In primis abbiamo chiesto un forte impegno per le infrastrutture, per l'agricoltura e per i beni culturali, tutti settori dai quali l'economia del Sud e dell'intera Italia deve ripartire".
L'idea del presidente del Consiglio incaricato di un coinvolgimento di politici nel suo esecutivo riguarda 'una rappresentanza politica al massimo livello.Lui pensa cioe' a ministri, perche' i sottosegretari li da' per scontati'. Lo ha detto Roberto Antonione dei Liberali per l'Italia al termine delle sue consultazioni con Monti a palazzo Giustiniani. Secondo quanto riferisce Antonione, Monti 'intende un governo in cui trovino voce tutte le forze politiche, almeno quelle piu' rappresentative', mentre per quanto riguarda lo spazio temporale entro cui puo' estendersi il suo governo, per l'esponente Pli 'non si possono indicare limiti preventivamente'.
Il governo a guida Mario Monti "sara' tecnico con personalita' di altissimo profilo, poi il parlamento tornera' centrale". A spiegarlo e' stata Anna Finocchiaro, al termine di un vertice al Partito Democratico con il segretario Pier Luigi Bersani, Enrico Letta, Rosy Bindi e Dario Franceschini per mettere a punto la linea in vista delel consultazioni di domani. L'esecutivo Monti, ha tenuto a sottolineare la capogruppo del Pd al Senato, porra' sfide nuove alla politica per come e' stata vissuta in Italia negli ultimi anni. "Dovremo trovare strumenti nuovi di raccordo e confronto tra le forze politiche", ha detto Finocchiaro, "dovremo sperimentare una fase nuova da cui potrebbe nascere un bipolarismo piu' maturo". E del resto il compito che Monti dovra' affrontare non sara' facile. "C'e' un'emergenza, trovare i 20 miliardi della delega fiscale in modo da evitare che scattino i tagli lineari", ha ricordato previsti dall'ultima manovra", ha segnalato
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